Acqua: ritorno al futuro
Sabato 6 ottobre nella palestra comunale di Casperia, a partire dalle ore 9, il Consorzio tra i Comuni della Media Sabina, con la collaborazione dell’associazione PosTribù, presenterà una manifestazione istituzionale all’insegna della volontà di riscossa delle piccole comunità locali. Si parlerà di un nuovo modello per la gestione pubblica e partecipata delle risorse idriche, considerando anche l’esito del referendum del 2011.
Si tratta di un “ritorno al futuro” che vuole mostrare quanto gli enti locali possono ancora fare per sopravvivere al patto di stabilità e ai continui tagli ai trasferimenti che stanno mettendo in ginocchio principalmente i Comuni italiani, cioè quel presidio di democrazia più prossimo al cittadino.
«Se formalmente saranno le Province a sparire, sono i Comuni che a brevissimo chiuderanno nei fatti, non riuscendo più a garantire i servizi essenziali alla popolazione», affermano il sindaco di Casperia, Stefano Petrocchi, che farà gli onori di casa, ed il presidente del Consorzio, Vincenzo Leti.
«Avremmo anche potuto parlare di scuola e di quanto stiamo subendo in questi giorni con accorpamenti insensati che non tengono conto delle nostre piccole comunità e delle esigenze delle famiglie, senza peraltro andare a colpire gli sprechi della pubblica amministrazione. – proseguono i due amministratori – Avremmo potuto parlare di sanità e forse avremmo potuto farlo prima di assistere impotenti alla chiusura dell’ospedale di Magliano Sabina, chiusura che ha aumentato la spesa sanitaria inducendo la mobilità passiva ed eliminando persino alcune eccellenze, ma oggi come amministratori locali sentiamo il dovere di tentare ogni strada per continuare ad erogare i servizi essenziali e per questo abbiamo deciso di ripartire da un’eccellenza del nostro territorio, il Consorzio tra i Comuni della Media Sabina per la costruzione e gestione dell’acquedotto».
Il nostro Consorzio ancora oggi può rappresentare un modello di gestione pubblica efficace ed efficiente anche in altri contesti. Capace di portare buona acqua nelle nostre case senza trarne profitto, come hanno chiesto i 27 milioni di italiani con il referendum dello scorso anno, l’ente ha un equilibrio finanziario invidiabile in questi tempi in cui il debito pubblico sembra essere una costante a tutti i livelli istituzionali.
Ad affrontare il tema saranno chiamate a raccolta tutte le istituzioni locali al fine di intraprendere, insieme ad autorevoli interventi di tecnici esperti della materia, tutte le azioni possibili per ottenere il diritto alle concessioni delle derivazioni d’acqua nel territorio Sabino, nonché per salvaguardare il principio costituzionale delle autonomie locali.
Ci sarà spazio anche per una campagna informativa nelle scuole, curata da Slow Food Sabina, per avviare un percorso a lungo termine in grado di tramandare il senso di responsabilità verso le risorse naturali del territorio in cui viviamo.