Giorno della Memoria

Il 27 gennaio di ogni anno celebriamo il Giorno della Memoria. Dove può arrivare l’uomo? L’uomo è arrivato e può arrivare ad essere il male assoluto, in passato come nel presente; può non avere alcun sentimento; può non provare pietà; può credersi Dio ma non potrà mai esserlo. L’uomo cerca sempre una scusa per le sue azioni; l’uomo è stato capace ed è capace di sterminare altri uomini, donne, bambini, i cosiddetti diversi. L’uomo può aspirare a credere di creare una razza superiore, a catalogare e giudicare le persone in base al colore, il credo religioso, l’orientamento sessuale.

L’uomo è l’autore dei più terribili crimini della storia. A questo serve il Giorno della Memoria. Non solo per ricordare le innocenti vittime dei campi di sterminio nazisti; serve a ricordarci anche cosa può fare un uomo, cosa può diventare. Certe pagine della storia non possono e non devono essere cancellate dalla nostra memoria; devono essere insegnate in ogni scuola, raccontate e tramandate.

Il giorno che non lo faremo più, che non sapremo cosa siamo stati capaci di fare, allora quel passato potrebbe tornare e con esso il buio dell’anima, l’arroganza e la superbia di credere che esistano uomini superiori ad altri e che per questo si possa eliminare scientificamente qualcuno.

Chi perde la memoria in questo caso bestemmia contro la vita, contro Dio se si crede in esso, contro la persona che abbiamo di fronte o che incontriamo per strada.

L’Amministrazione comunale di Casperia commemora tutte le vittime che hanno perso la vita e la dignità umana sotto l’odio nazista.

Stefano Petrocchi

« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. »

(Art. 1, legge 211/2000 recante Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti)