Limitazione onde elettromagnetiche, la proposta
Parte da Casperia la richiesta al neo assessore regionale all’Ambiente, Fabio Refrigeri, di proporre una legge regionale che limiti le emissioni di onde elettromagnetiche prodotte da ripetitori e stazioni radio base di telefonia mobile o impianti di radiocomunicazione in genere. Una legge che regolamenti e disciplini a livello regionale la materia e che tuteli i territori e la gente dall’inquinamento elettromagnetico prodotto da questo genere di impianti.
Il consiglio comunale di Casperia, dopo la discussione su alcuni aspetti delle stazioni radio base che saranno installate a Casperia sulla strada provinciale Finocchieto, ha approvato all’unanimità la proposta del sindaco Stefano Petrocchi di chiedere all’assessore Refrigeri di portare la Regione Lazio a seguire l’esempio di regioni, come la Toscana, che hanno una normativa dettagliata ed efficace per ridurre l’impatto ambientale e le emissioni di onde elettromagnetiche.
«La legge stabilisce in 6 v/m il limite delle emissioni tollerate – ha spiegato il sindaco all’assessore regionale nell’incontro tra i due, sabato scorso – ma sono in molti a contestare questo valore, anche se, un impianto-tipo come quello che si andrebbe ad installare proprio a Casperia non dovrebbe superare i 2 v/m. I Comuni, in ogni caso, possono fare ben poco – prosegue Petrocchi – perché la legge nazionale non ci dà molti margini e la possibilità di vietare l’installazione di antenne che sono ritenute dalla legge servizi essenziali. L’unica cosa che può fare un’amministrazione comunale è l’adozione di un regolamento che ne individui la localizzazione. Le amministrazioni regionali invece hanno il potere di integrare la normativa nazionale con apposite leggi regionali». E proprio a questa possibilità si appella l’amministrazione comunale di Casperia, affinché sia abbassata a 2 v/m il limite massimo di esposizione e ridurre l’impatto ambientale delle antenne.
«Rispettiamo le leggi vigenti e non vogliamo bloccare i servizi di telecomunicazione – aggiunge il sindaco Petrocchi – ma la salute delle persone viene prima di tutto. Inoltre, il paesaggio della Sabina è un bene culturale da tutelare. Non a caso la proposta arriva da Casperia, tra quei comuni italiani a potersi fregiare del titolo di “Bandiera arancione” del Tci. Siamo certi – conclude Petrocchi – che l’assessore Refrigeri, che si è mostrato molto sensibile nell’incontro al punto da dichiarare che farà propria la proposta appena formulata, ascolterà la voce del territorio».
Il sindaco di Casperia si è già impegnato a sottoporre ad almeno altri dieci colleghi sindaci della Sabina l’idea, e poi metterà nero su bianco per l’assessore Refrigeri la richiesta con l’auspicio che diventi presto proposta di legge regionale da sottoporre al consiglio regionale del Lazio.