Mercoledì 15 e lunedì 20 luglio la comunità di Casperia accoglie un gruppo di bambini saharawi ospiti del Comitato per i Gemellaggi di Fara in Sabina. I piccoli abitanti del deserto potranno così giocare liberi e spensierati, lontani dal solleone del Sahara occidentale e dal conflitto con il Marocco.
Il popolo saharawi vive una condizione di esilio nel deserto fin dal 1975, quando l’esercito marocchino stroncò il sogno dell’autodeterminazione – era una colonia spagnola – con l’invasione che scatenò la reazione armata del Fronte Polisario fino al 1991, quando i Saharawi deposero le armi affidando il proprio destino nelle mani dell’Onu. A ventiquattro anni di distanza anni dal cessate il fuoco, il referendum per sancire la volontà popolare è ancora lontano a causa dei veti del Marocco.
Da quaranta anni i Saharawi vivono in campi allestiti in una striscia di deserto algerino, in condizioni al limite della sopravvivenza, aiutati soltanto dalla solidarietà internazionale.