Consulta comunale per le Pari Opportunità

L’Amministrazione comunale intende procedere alla costituzione della “Consulta comunale per le Pari Opportunità” quale organismo di partecipazione democratica con funzioni propositive e consultive nell’elaborazione delle politiche riguardanti sia la condizione femminile, sia la promozione delle pari opportunità. I componenti della Consulta svolgono le proprie funzioni  a titolo gratuito e senza fini speculativi o di lucro. E’ composta dal sindaco o suo delegato, tutte le consigliere comunali e nove rappresentanti della società civile.

REQUISITI DI ACCESSO
Alla Consulta Comunale per le Pari Opportunità possono aderire tutte le donne in possesso dei diritti politici, solo se operanti nel Comune di Casperia come esperte nei campi di seguito elencati: lavoratrici dipendenti,  donne  che possiedono competenze ed esperienze relativamente alla pari opportunità e alla differenza di genere, nei vari campi del sapere (giuridico, economico, politico, sociologico, psicologico, storico, sanitario, artistico, del lavoro sia sindacale che imprenditoriale, della formazione professionale, ecc) e nei vari ambiti di intervento riconducibili alle funzioni e ai compiti della Commissione, nonché casalinghe non occupate professionalmente.

QUANDO e DOVE PRESENTARE LA RICHIESTA
Tutte le donne interessate possono presentare la propria candidatura presso l’Ufficio Protocollo su apposita modulistica entro il 19 agosto 2019.

COMPITI E COMPETENZE
La “Consulta comunale per le Pari Opportunità”  per il perseguimento delle sue finalità ed in relazione all’attività degli organismi regionali, nazionali e comunitari che si occupano di parità e di pari opportunità:

    1. svolge e promuove indagini e ricerche sulla situazione attuale della donna e sui problemi relativi alla condizione femminile nel territorio del Comune;
    2. esprime pareri consultivi e proposte proprie sulle iniziative, su progetti ed atti amministrativi programmati dal Comune che investono la condizione femminile a richiesta dell’Amministrazione;
    3. formula proposte al Consiglio e alla Giunta Comunale per l’adeguamento dell’azione amministrativa alle finalità previste dallo Statuto e dal relativo regolamento, in particolare in materia di diritti civili, scuola, formazione professionale, lavoro, famiglia, sanità, assistenza, servizi sociali;
    4. valuta lo stato di attuazione nel territorio delle leggi nazionali e regionali che riguardano la condizione femminile e promuove forme di collaborazione con gli enti ed organismi al fine di acquisire elementi conoscitivi in ordine alle condizioni di impiego delle donne;
    5. vigila sull’applicazione, da parte di soggetti pubblici e privati che vi sono tenuti, delle leggi relative alla parità tra uomo e donna e promuovere iniziative per superare i casi  rilevati di discriminazione illegittima o violazioni della parità;
    6. promuove progetti ed interventi volti ad espandere l’accesso delle donne al lavoro e ad incrementare le loro opportunità di formazione;
    7. collabora nell’attuazione di azioni positive definite con specifici programmi di intervento da organismi ed enti, pubblici e privati, secondo le direttive europee;
    8. opera in piena autonomia nell’esercizio delle sue funzioni ed attua forme di collaborazione e di scambio con la Commissione Regionali per le Pari Opportunità e con quella Provinciale;
    9. favorisce e promuove occasioni di confronto culturale sulla condizione femminile e sull’immagine della donna promuovendo convegni, seminari, conferenze e favorendo l’informazione e le conoscenze relative alla legislazione vigente;
    10. favorisce e promuove iniziative tendenti a conciliare i tempi di lavoro e della famiglia per rendere compatibile l’esperienza di vita familiare con l’impegno pubblico – sociale e professionale della donna;
    11. favorisce e promuove la partecipazione delle donne in tutti i settori della vita pubblica;
    12. valorizza la presenza femminile attraverso progetti volti a conoscere le problematiche delle donne, a superare le discriminazioni dirette ed indirette nei luoghi di lavoro, a promuovere azioni di solidarietà verso il disagio femminile ed a sviluppare e sostenere iniziative culturali.

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