Misure di sicurezza per la tutela della salute, dell’ambiente e del patrimonio culturale

Rilevato che si segnalano frequenti assembramenti di persone che consumano alimenti e bevande sul suolo pubblico, in particolare piazzale Oddo Valeriani, piazza Umberto I e via Nardi Bruschi, generando insicurezza nella popolazione soprattutto in considerazione dell’emergenza epidemiologica da Codiv-19, costituendo difficoltà alla libera fruizione degli spazi pubblici,  disseminando rifiuti con pregiudizio dell’ambiente e del decoro urbano, fino al 30 luglio si ordina quanto segue:

  1. Il divieto di consumare bevande in bottiglie di vetro al di fuori delle aree pertinenziali dei pubblici esercizi, ovvero al di fuori del suolo pubblico regolarmente occupato dai medesimi;
  2. Il divieto di conferire nei cestini pubblici i rifiuti prodotti all’interno delle aree pertinenziali dei pubblici esercizi, ovvero nel suolo pubblico regolarmente occupato;
  3. Gli avventori dei pubblici esercizi che consumano cibi e bevande al di fuori delle aree pertinenziali, ovvero al di fuori del suolo pubblico regolarmente occupato e comunque entro un raggio di 50 (cinquanta) metri, sono obbligati a restituire bottiglie, bicchieri ed ogni rifiuto al pubblico esercizio cui si sono serviti;
  4. I gestori dei pubblici esercizi sono obbligati a ricevere e conferire correttamente i rifiuti di cui al punto precedente;
  5. La rimozione di tavoli, sedute ed ombrelloni posti al di fuori delle aree pertinenziali dei pubblici esercizi, ovvero al di fuori del suolo pubblico regolarmente occupato dai medesimi;
  6. Ai fini della presente ordinanza, per “pubblici esercizi” si intende ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie;

Con l’avvertenza che:

– chiunque trasgredisce la presente ordinanza, qualora il fatto illecito non sia già punito da altra norma di legge, è soggetto al pagamento di una somma variabile da un minimo di € 25,00 a un massimo di € 500,00 a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria;

– in caso di recidiva, la sanzione è raddoppiata;

– il trasgressore è tenuto al ripristino dello stato dei luoghi a propria cura e spese.