Scuola: il sindaco, senza sicurezza resta chiusa

Lo dissi apertamente il 23 giugno: se mancano le condizioni di sicurezza la scuola non riapre. I sindaci dei piccoli comuni del Lazio erano in videoconferenza con l’assessore regionale alla Scuola. A tutte le preoccupazioni degli amministratori comunali si rispondeva con ottimismo: sarebbero arrivate direttive chiare e risorse adeguate anche dal governo.

Ad oggi abbiamo ricevuto dal ministero dell’Istruzione soltanto 6mila euro per l’adeguamento delle aule. Una cifra irrisoria per la sicurezza di un edificio di quattro piani, frequentato ogni giorno da duecento persone. Il nuovo dirigente scolastico, nominato il 2 settembre, nonostante l’impegno degli insegnanti, dei collaboratori e dell’amministrazione comunale, ha dovuto constatare l’impossibilità di garantire le necessarie condizioni di sicurezza per inaugurare l’anno scolastico il 14 settembre, come previsto dalla Regione Lazio. E così tantissime altre scuole, vicine e lontane.

I dubbi non chiariti e i problemi irrisolti restano troppi. Il coro degli amministratori comunali, rappresentati dalle associazioni Anci ed Uncem, e dei dirigenti scolastici che chiedevano il rinvio – come già deciso senza tante polemiche da Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna – è stato considerato ingiustificato ed irrilevante dalla Regione Lazio. Ci hanno detto che se avessimo riscontrato problemi avremmo dovuto decidere da soli. E così abbiamo fatto: per la prima volta nella storia d’Italia, molti comuni hanno deciso di non far ritornare bambini e ragazzi a scuola nel giorno prefissato.

Non si tratta più solo dell’interferenza del referendum, del rapporto costi/benefici che non torna. Si tratta della salute delle persone che sarebbe stata messa a repentaglio da un’organizzazione a dir poco caotica e deficitaria.

Ci siamo dati appuntamento al 24 settembre, vogliamo essere ottimisti, certi che le risorse umane e finanziarie di cui abbiamo bisogno per la scuola arriveranno in tempo utile. Se così non dovesse essere, la scuola resta chiusa.

Il Sindaco
Marco Cossu